Aggressioni al personale e sicurezza sul lavoro

quanto sta accadendo in questo ultimo periodo presso la Casa Circondariale di Ferrara
necessita di un intervento netto e risolutivo.
Si apprende, purtroppo, che negli scorsi giorni sarebbe occorso quanto ampiamente
annunciato dalle scriventi OO.SS. e dettagliatamente riportato nella corrispondenza con la Direzione che legge per conoscenza.
Il solito detenuto, oramai ingestibile per le continue concessioni che gli vengono accordate,
avrebbe pesantemente aggredito due ispettori, un sovrintendente e un agente, con la complicità di un altro detenuto, anch’egli oggetto di numerose segnalazioni disciplinari, solo pochi giorni dopo essersi resi protagonisti di un evento in cui avrebbero sottratto le chiavi delle stanze ad un ispettore.


Anche se spesso si è sollecitato un intervento prima che la situazione degenerasse, sono rimaste inascoltate le grida d’allarme che provenivano da più fronti ed ora la situazione appare indirizzata verso una deriva senza limiti.
Quel che accade, quotidianamente, presso il reparto Nuovi Giunti, che si ricorda essere adibito anche a sezione di isolamento per svariati circuiti detentivi, risulta incredibile per gli addetti ai lavori che non abbiano mai vissuto la triste realtà rappresentata. Nello specifico, non si comprende come i detenuti possano essere autorizzati a permanere all’esterno delle proprie camere di pernottamento, anche fino a tarda notte, nonostante alcuni di essi risultino essere in quarantena covid e senza la benché minima disposizione scritta.

Non si voglia tuttavia scaricare il peso della suddetta gestione sugli operatori penitenziari che, sempre più provati e demotivati, si trovano a dover svolgere il proprio compito in un contesto instabile e pericoloso, ovviando agli scarsi provvedimenti disciplinari emanati ed alla crescente e smisurata propensione ad assecondare i capricci dei detenuti, soprattutto quelli che da anni creano situazioni di disagio e di pericolo alla sicurezza.
Questa situazione, oltre agli ovvi motivi di preoccupazione e disagio, crea anche problematiche indirette, quale l’estendersi delle pretese da parte degli altri detenuti ristretti nel medesimo reparto, che si trovano a subire un trattamento diverso, accusando il personale di favorire solo alcuni di essi e spesso i più prepotenti. L’opportuno allontanamento di tutti i detenuti che si sono resi responsabili delle vili aggressioni degli ultimi giorni nei confronti di servitori dello Stato, ma anche di padri di famiglia che desiderano tornare a casa indenni a fine turno, questa volta non può bastare, se non accompagnato da un chiaro cambio di rotta.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedono, con effetto immediato, delle disposizioni scritte, la revoca di ogni concessione durante la sera ai detenuti ubicati nel reparto nuovi giunti, la predisposizione di idonei strumenti e rigorosi provvedimenti verso quei soggetti che alterano i livelli
minimi di sicurezza.

Non essendo riusciti a raggiungere una soluzione con gli attuali vertici, si informano le Autorità in indirizzo che queste Segreterie Provinciali avvieranno, fin da subito, lo stato d’agitazione, con conseguente interruzione delle trattative, almeno fino a quando non ci saranno miglioramenti tangibili delle condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria, sempre più sfiduciato e stremato.

In attesa di un rapido e risolutivo intervento, nelle more di ulteriori manifestazioni in tutela del personale, si porgono distinti saluti.

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