Proposta rimodulazione PIR

Egregio Provveditore,
con la presente siamo ad inviarLe quanto in oggetto, al fine di fornire il nostro modesto contributo alla discussione della proposta di rimodulazione del PIR, inviata dalla S.V. alle OO.SS. del corpo, tramite posta elettronica, precisando quanto segue:

  1. a differenza di quanto assicurato puntualmente dagli uffici dipartimentali, dal distretto Emilia-Romagna e Marche, comprese le varie diramazioni periferiche, continuano a non giungere
    informazioni a questa O.S., circostanza che rappresenta una grave vulnus in materia di relazioni sindacali e un consistente danno al personale che rappresentiamo;
  2. malgrado ciò, questa O.S., pur non avendo ancora visto riconoscere il proprio diritto a sedere ai tavoli di contrattazione centrali e periferici, continua a fornire il proprio contributo di idee e
    proposte, in un’ottica di collaborazione istituzionale che si auspica possa essere foriera, per il futuro, di un minimo di reciprocità, da parte della S.V. e delle singole direzioni del distretto;
  3. le osservazioni di cui all’oggetto non prescindono dalla nostra convinzione che il vigente PIR non abbia affatto bisogno di modifiche draconiane al suo validissimo e sempre attuale impianto e che ben altre sarebbero le priorità da mettere all’ordine del giorno delle prossime riunioni presso il Prap, a cominciare dall’esigenza di innalzare i livelli di sicurezza garantiti all’interno degli Istituti di Pena di codesto ristretto, anche al fine di limitare le intemperanze crescenti della popolazione detenuta, passando per la necessità di migliorare le condizioni lavorative del personale ed i rapporti con la catena gerarchica, spesso ancora ancorati a rigide e spersonalizzanti logiche militaristiche.

Nella speranza di aver fornito un contributo concreto allo sviluppo della discussione sulla rimodulazione del Protocollo d’Intesa Distrettuale, si porgono Distinti Saluti.

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